Lorenzo Pigatto D5

27/01/1968

Veneto

Salgareda, in provincia di Treviso
Nota: l’uscita autostradale più bella a livello mondiale, perché proprio lì c’è un bellissimo outlet, pieno di luci e quant’altro.

Maturità scientifica e l’inizio di un percorso di studi presso il dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’università di Padova, ma non era quello che avrei voluto fare nella vita.

Ricordo ancora la prima volta che ho presenziato a una serata di presentazione di Zero invitato dal mio grande amico, nonché driver, Luca Furlan, in quel di Vicenza. Sono rimasto abbagliato da questa tipologia di progetto, di realtà. La cosa che mi è rimasta impressa è il fatto che, uscendo dalla sala e rientrando a casa, ho notato più del solito quanto il mondo fosse pieno di luci. Tutte quelle luci accese, anche a casa, aprendo la porta la prima cosa che fai è accendere la luce, il frigo gira, la luce stand-by della televisione è sempre accesa. Lì ho pensato, caspita! I miei occhi sembravano quelli di Paperon de Paperoni con i dollari che giravano.

Tennis, auto, guida su circuito/in pista, sci e naturalmente Zero, la mia passione principale.

Mi piace essere me stesso, anche sul palco. Non ho una “faccia” professionale e una personale. Io sono sempre così, anche nella vita privata, e questa ritengo che sia una dote, un pregio.

Tanti li ho realizzati grazie a questa attività e tanti li porterò a compimento sempre grazie a questa attività. Uno dei sogni, ovviamente, è quello di portare tante altre persone, tanti altri collaboratori, tanti altri amici in D5. Condividere con le persone questa tipologia di opportunità è fantastico. Spesso parlo di amici, ma pensate un po’, i migliori amici che ho ad oggi sono le persone con cui condivido questa attività e che non meno di tre o quattro anni fa neanche conoscevo.

Non permettere a nessuno di offuscare i tuoi sogni, soprattutto a te stesso.

Lorenzo inizia a orbitare intorno all’universo Zero nell’ottobre del 2016 quando viene invitato dal suo amico, nonché driver Luca Furlan, a una serata di presentazione del progetto.

In quel periodo Lorenzo stava attraversando un momento di difficoltà. Spesso, durante i suoi interventi, definisce il sé stesso dell’epoca, un fallito. Un uomo che però, secondo il nostro punto di vista, è stato lungimirante e ha deciso di aggrapparsi con tutte le sue forze all’opportunità che gli si è presentata davanti. Siamo convinti che le coincidenze non esistano e che ognuno sia di fatto artefice del proprio destino.

A quarantotto anni, Zero è diventata per lui l’unica àncora di salvezza da quella condizione, un’àncora che si è però trasformato nella sua più grande fortuna.

Inizia così un percorso che lo conduce a soddisfazioni incredibili, sia dal punto di vista professionale che personale. La cosa migliore, infatti, a detta sua, è l’uomo che è diventato. Il Lorenzo di oggi non è più quello del 2016, e questo è il suo appagamento più grande.

Lorenzo è anche uno dei nostri relatori durante gli aventi di formazione, quali il Change Your Life e il New Horizon. Per lui, la sfida più ardua sul palco è riuscire sempre a dare il meglio di sé. Invece, la soddisfazione più grande dopo una sessione è vedere che è riuscito a trasmettere al pubblico, non solo nozioni, ma soprattutto emozioni. Le stesse emozioni che il pubblico trasferisce a lui e per cui è infinitamente grato.

A chi sta iniziando oggi e a qualche dubbio, Lorenzo consiglia di partire subito, senza remore né indugi, di liberare la testa da tutti i pensieri e buttarsi a pieno in questa avventura.

Per lui, diventare un punto di riferimento come D5 è stata una soddisfazione enorme. Quello che lo rende più orgoglioso non è tanto il fatto che le altre persone riconoscono quello che ha fatto ma soprattutto l’uomo che oggi è.

Il suo augurio è quello di vedere sempre più collaboratori diventare D5. Perché? Perché raggiungere il livello D5 significa cambiare, evolversi, sia a livello mentale che personale in modo inequivocabile.